Archive from gennaio, 2016
Gen 31, 2016 - Separazione    Commenti disabilitati su I matrimoni si sciolgono in odio? art 155 cc

I matrimoni si sciolgono in odio? art 155 cc

images (54)Sciogliere il patto coniugale costituisce una scelta molto importante da affrontare, specialmente se vi sono figli.

I figli, ai quali viene meno l’unità del nucleo familiare, subiscono la decisione degli “adulti”, e spesso non riescono ad elaborarla. Il trauma però, non si genera dalla separazione, ma dal modo inadeguato con cui gli adulti affrontano questo evento, sia tra loro che con i figli.

Sciogliere il patto coniugale però, non significa sciogliere il rapporto con i figli:

“perché il concepimento, che piaccia o meno, non si riduca a fatto meramente materiale, come accade invece in buona parte del regno animale, la nostra carta costituzionale obbliga i genitori, libro-immagine-animata-0019anche naturali e senza distinzione alcuna sulla natura del vincolo che li lega, ad assistere materialmente e moralmente la prole, dunque un obbligo non meramente patrimoniale ma esteso, come è ovvio, alla assistenza educativa.”

(Trib. Venezia, 30 giugno 2004, in Fam. e dir., 2005, p. 297)

Modifica dell’articolo 155 del codice civile. L’articolo 155 del codice civile è sostituito dal seguente:

Art. 155. (Mantenimento delle relazioni parentali del minore e provvedimenti riguardo ai figli). Anche dopo la separazione personale dei genitori, il minore ha diritto di mantenere un rapporto equilibrato e continuativo con ciascuno di essi, ha diritto di ricevere cura, educazione e istruzione da entrambi ed ha diritto di conservare rapporti significativi con gli ascendenti e con i parenti di ciascun ramo genitoriale.

images (57)Nessuno dei genitori può rinunciare all’affidamento, ove il giudice abbia ritenuto che ne sussistono i requisiti, né sottrarsi agli obblighi da esso derivanti.

 

Il figlio che è immotivatamente trascurato o rifiutato dal genitore, subisce la lesione del diritto fondamentale del figlio, all’ apporto anche morale e assistenziale, che trascende l’ambito strettamente patrimoniale”.

(III sez. civ. Tribunale di Venezia,  Sentenza del 30.6.2004)

L’inadempimento degli obblighi di istruzione e mantenimento da parte del padre naturale verso il images (51)figlio naturale non riconosciuto caratterizza l’eventuale pretesa di quest’ultimo come risarcimento.”

(Corte d’Appello di Bologna Sez. I civ. Sentenza n. 307/2004)

 

Diviene importante impegnarsi in un iter di elaborazione e riflessione,  per evitare di chiudersi in un dolore troppo forte, per metabolizzare le ostilità , per evitare di fare del male ai figli, per risolvere le questioni economiche.

Se si desiderano maggiori informazioni, suggerire argomenti da trattare, o una consulenza mirata:

callDr.ssa Carla Piras

3248497238

cpstudio3@virgilio.it

Questo Blog ha come fine quello di favorire la riflessione su temi di natura psicologica. Le informazioni fornite hanno carattere generale e non sono da intendersi come sostitutive di regolare consulenza professionale. Le mail saranno protette dal più stretto riserbo e non verranno pubblicate.

Gen 23, 2016 - Genitorialità    Commenti disabilitati su Sostegno alla genitorialità

Sostegno alla genitorialità

images (1)Definire cosa sia il “sostegno alla genitorialità” è complicato ma non impossibile, è importante però, condividere cosa significhi e implichi ilsostegno”, cosa sia la “genitorialità” e cosa voglia dire occuparsi di “sostegno alla genitorialità”, ovvero quali siano gli obiettivi e in quale contesto.

Il Sostegno è un percorso finalizzato ad orientare, promuovere e sviluppare le potenzialità delle persone, aiuta a reperire strategie idonee e stimola le risorse personali. Sostegno dunque, non sostituzione.

Sostenere la “genitorialità”, significa “prendersi cura” di chi si prende cura ed è perciò, molto images (47)importante, proporre modalità concrete dell’“aver cura”, che tengano conto dell’altro, dei suoi bisogni e desideri, che lascino spazio anche alla possibilità di sbagliare, senza mai sostituirsi. E’ fondamentale rispettare i vissuti e la percezione del mondo e porsi in un ruolo paritario, non giudicante e non normativo.

calcio5Purtroppo il concetto di sostegno viene spesso frainteso o rimpiazzato col concetto di sostituzione e, di conseguenza, “l’aver cura”, diviene un certo modo di sollevare l’altro, intervenendo al suo posto, sostituendolo anziché sostenendolo.

Sicuramente più efficace, anziché porsi al posto degli altri, confidare nelle images (48)loro capacità. Questo approccio, che riguarda la cura autentica, cioè l’esistenza degli altri, aiuta a divenire consapevoli e restituisce all’altro stima, fiducia, rispetto per quello che è, ed è in grado di essere e fare.

Questa precisazione è tanto più importante quando si tratta di genitori, che si trovano a loro volta, ad affrontare un compito di cura, che devono essere capaci… di rendere capaci.

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Gen 20, 2016 - Genitorialità    Commenti disabilitati su Il “giocattolo” rotto

Il “giocattolo” rotto

images (53)Vi sarà capitato di portare ad aggiustare un elettrodomestico, un giocattolo … la macchina…coche11 Qualunque cosa abbiate portato, la scena che si svolge è più o meno questa: “Buon giorno, guardi l’elettrodomestico, il giocattolo, la macchina … non funziona bene, emette uno strano rumore … secondo me ha qualche cosa … guardi gliela porto, così lei la controlla e le da una sistematina”…

download (9)Buon giorno Dottoressa, siamo il/la Signora/e, avremmo proprio bisogno di parlarle, sa, si tratta di nostro figlio/a, a scuola è irrequieto/a, il suo rendimento è calato, gli insegnanti ci hanno convocato per chiederci se in famiglia ci fossero dei problemi! Io non so proprio che fare, glielo dico sempre studia, leggi, fai sport! Ma lui/lei, niente, non mi ascolta! Secondo me ha qualche cosa che non va. Cosa dice, glielo/la porto così lei lo/la guarda e vede cosa c’è da fare!”

È un’amara sorpresa, per molti genitori, scoprire che il proprio figlio attraversa una fase di difficoltà,download (10) ma portarlo dallo Psicologo con la speranza che questi sia in grado di “aggiustarlo” equivale ad un rifiuto ed è anche un modo per sottrarsi alla responsabilità.

Lo psicologo non è un meccanico che riparaun guasto, sono gli adulti i veri esperti della situazione! Lo psicologo è competente di psicologia non certo della storia di ogni persona! I genitori, sono i veri i conoscitori del contesto nel quale si sviluppano le difficoltà, e sono quindi loro, che devono essere considerati la fonte dalla quale lo psicologo può cercare di muoversi, il lavoro è in équipe, psicologo genitori e figli, lavorano in sinergia, sebbene con ruoli diversi.

images (5)La presa d’atto delle difficoltà è il punto di partenza per aiutare genitori e figli a mettersi in discussione, riconoscere quello che probabilmente “non funziona” e fargli intuire ciò che potenzialmente potrebbe migliorare se adeguatamente supportati.

A ogni figlio/a serve un genitore presente che sappia “stare nel gioco”, in altre parole, il genitore dovrebbe essere disponibile a giocare la partita con il figlio/a e per il figlio/a.

Certo, un approccio così può essere molto faticoso per i genitori, perché richiede attenzione, energia e capacità di mettersi in discussione è una sfida che coinvolge i genitori ogni giorno, ma aiuta ad affrontare tutti gli aspetti della vita di un ragazzo/a. In questo modo, si attua un circolo virtuoso in cui, ogni piccolo passo,  diventa significativo e promuove abilità e competenze.

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Gen 18, 2016 - Frasi e Aforismi    Commenti disabilitati su Genio

Genio

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Ognuno è un genio. Ma se si giudica un pesce dalla sua abilità di images (50)arrampicarsi sugli alberi, lui passerà tutta la vita a credersi stupido.

                                                                                             A.Einstein

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Gen 15, 2016 - Frasi e Aforismi    Commenti disabilitati su If…

If…

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Se… (Lettera al figlio)

(di Rudyard Kipling)

 Se saprai mantenere la testa quando tutti intorno a te
la perdono, e te ne fanno colpa.
Se saprai avere fiducia in te stesso quando tutti ne dubitano,
tenendo però considerazione anche del loro dubbio.
Se saprai aspettare senza stancarti di aspettare,
O essendo calunniato, non rispondere con calunnia,
O essendo odiato, non dare spazio all’odio,
Senza tuttavia sembrare troppo buono, né parlare troppo saggio;

Se saprai sognare, senza fare del sogno il tuo padrone;
Se saprai pensare, senza fare del pensiero il tuo scopo,
Se saprai confrontarti con Trionfo e Rovina
E trattare allo stesso modo questi due impostori.
Se riuscirai a sopportare di sentire le verità che hai detto
Distorte dai furfanti per abbindolare gli sciocchi,
O a guardare le cose per le quali hai dato la vita, distrutte,
E piegarti a ricostruirle con i tuoi logori arnesi.

Se saprai fare un solo mucchio di tutte le tue fortune
E rischiarlo in un unico lancio a testa e croce,
E perdere, e ricominciare di nuovo dal principio
senza mai far parola della tua perdita.
Se saprai serrare il tuo cuore, tendini e nervi
nel servire il tuo scopo quando sono da tempo sfiniti,
E a tenere duro quando in te non c’è più nulla
Se non la Volontà che dice loro: “Tenete duro!”

Se saprai parlare alle folle senza perdere la tua virtù,
O passeggiare con i Re, rimanendo te stesso,
Se né i nemici né gli amici più cari potranno ferirti,
Se per te ogni persona conterà, ma nessuno troppo.
Se saprai riempire ogni inesorabile minuto
Dando valore ad ognuno dei sessanta secondi,
Tua sarà la Terra e tutto ciò che è in essa,
E — quel che più conta — sarai un Uomo, figlio mio!

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Gen 9, 2016 - Genitorialità    Commenti disabilitati su Maltrattamento psicologico…il danno in-visibile

Maltrattamento psicologico…il danno in-visibile

teatroPer tutti vostra madre è eccezionale o vostro padre straordinario, ma una volta chiusa la porta di casa, cala il sipario, solo tu sai cosa significa sopportare la freddezza per giorni, magari dovuta a una banale sciocchezza o tollerare ilpeso delle pretese”

La provocazione, l’offesa, la denigrazione, l’umiliazione, la svalutazione, la menzogna, l’ossessione, l’assenza di un adeguato sostegno economico, il ricatto, la coercizione, il silenzio, la manipolazione, il tradimento della fiducia, la noncuranza, la trascuratezza fisica e affettiva, sono solo alcune delle forme in cui si manifesta la violenza psicologica.

É la forma più diffusa di violenza di un adulto verso un bambino…la complicazione è causata dal fattoimages (1)mmm che è commesso dalla persona, che amiamo, e dalla quale non ci aspetteremmo una simile condotta, così, quando ce ne rendiamo conto, è perché siamo già stati ingannati…

images (44)Inizia con un’osservazione casuale su una questione banale, come il compito colorato male o un voto non soddisfacente, la cameretta in disordine, un commento sulla prestazione sportiva…

Ovviamente, “l’accusato” tenterà di esporre le sue ragioni ma, questo non l’aiuterà, perché l’accusatore, non ha la pretesa di capire o risolvere il problema, queste sono solo delle scuse per iniziare il gioco della manipolazione e dare libero sfogo alla rabbia, e, piuttosto che limitarsi a segnalare un fatto, farà in modo da isolare la situazione e procedere ancora con accuse.

Chi è cresciuto con questo “metodo educativo“, spesso, si trova in una posizione scomoda e images (45)raramente insiste affinché i genitori cerchino aiuto.. Questa tipologia di genitore ama tanto mettere le persone su un piedistallo, quasi quanto ama buttarle giù, è un modo per evitare la preoccupazione di essere delusi o feriti così come designare un capro espiatorio, mette il genitore nelle condizioni di non aspettarsi troppo e di non preoccuparsi di un’eventuale delusione. Non tutti hanno una personalità sfrontata a qualcuno piace attirare l’attenzione facendo la vittima ma, cercando comunque, di manipolare le azioni degli altri, minacciando di farsi del male, se le cose non vanno come vorrebbero.

pinocchio burattino (1)Alcuni credono che il solo modo per andare avanti nella vita sia “assecondare” i propri genitori. La loro autostima deriva da quanto “producono”, dalla loro performance e dal risultato ottenuto… hanno imparato che il loro successo è l’unica cosa che può definirli… l’unico modo per essere amati!

Cosa fare? Prendetevi del tempo per riconoscere le esigenze emotive che non sono state prese in considerazione e che ancora non vengono soddisfatte dalle figure genitoriali. Alcune persone non comprendono appieno la natura dei loro genitori finché non sono loro stessi a rivolgersi ad uno specialista. E’ molto più semplice dare la colpa a se stessi, pensare di non amare abbastanza, di non “essere” abbastanza: chi è vittima, sviluppa spesso difese per non vedere una realtà che sente troppo dolorosa. Ma questa negazione produce uno stato di ansia, che può sfociare in irritabilità, o all’opposto inattività, convincendo ancora di più il contesto sociale che la vittima sia la persona “fuori di testa” e il maltrattatore l’individuo “normale”.

Le persone tartassate da queste forme di abuso si sentono inadeguate, non hanno autostima, accettano continue umiliazioni, possono arrivare ad avere una visione distorta della realtà, dubitano di sé, pensano di doversi rassegnare per non mettere in pericolo la stabilità della famiglia.

Prendete in considerazione l’idea di diminuire i contatti con i genitori manipolatori, soprattutto se il genitore crede di non avere nulla di cui scusarsi, imparate a riconoscere quanto più potete, i messaggi disfunzionali che vi hanno accompagnato durante la crescita ed iniziate a lavorare per 12338779-Personajes-de-dibujos-animados-L-piz-y-borrador-Foto-de-archivo cancellarli.

 

 

 

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