Apr 15, 2016 - apprendimento    Commenti disabilitati su Nuove Barbie, ma le bambole, non bastano!

Nuove Barbie, ma le bambole, non bastano!

Sembra una Barbie è la battuta che spesso si “sussurra” tra donne quando una è troppo perfettina …

download (14)Non è facile sentirsi soddisfatti del proprio corpo quando si opera un confronto con i modelli imperanti. Questi modelli, quasi sempre inaccessibili, possono diventare, punti di riferimento in base ai quali giudicare il proprio valore. Per molte persone l’approvazione sociale è considerata una priorità e di conseguenza, soddisfare gli standard dominanti è il primo obiettivo da raggiungere per poter piacere a sé ed agli altri. La filosofia della vita diventa, in questo modo, l’estetica del corpo. Essere magri/alti ecc.  equivale a valere come persone!

Si può affermare che l’immagine corporea sia legata all’universo emozionale, alle relazioni con bergonzoni-chirurgia-eticale figure significative del contesto, insomma, alla storia di ciascuno. Il nucleo centrale dell’immagine corporea è quindi composto da elementi cognitivi ed affettivi in interazione tra loro, non è pertanto una struttura fissa, ma si sviluppa nell’ arco della vita.

L’analisi di questo tipo di rappresentazione, è un quesito squisitamente psicologico, ed implica lo studio della situazione emotiva del soggetto, dei suoi ricordi e dei suoi progetti.

imagehandler-kRiH--680x450@LaStampa.itLa Mattel, Per mettersi al passo coi tempi, ha deciso di mettere in vendita una bambola diversa, più in linea con quella che è la realtà, nel tentativo di farsi portavoce di una società multietnica e di un concetto di bellezza in costante evoluzione. Le nuove Barbie, più realistiche: alte, basse, magre, formose, bionde o brune, possono essere un buon messaggio e aiutare nel processo di accettazione del proprio corpo.

Il cambiamento è lodevole, fino ad ora Barbie si poneva come modello inarrivabile ma, il cambiamento della bambola, è ben poca cosa se paragonato  a certiinsegnamenti!

Le bambole da sole non bastano, bisognerebbe che noi “adulti” , per primi, evitassimo di  identificare le persone attraverso certe caratteristiche,”Tizio, quello stecchino! o Caia, quella buddona! o Sempronio quello strabico!”ecc., modi di apostrofare molto comuni che i bambini non possono far altro che interiorizzare!

E’ un primo passo per migliorare la qualità dei nostri insegnamenti.

Nel frattempo aspettiamo che anche Ken, si metta al passo con i tempi…images (20)

 

 

 

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Nuove Barbie, ma le bambole, non bastano!ultima modifica: 2016-04-15T11:06:06+02:00da carla-p
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