Lug 13, 2015 - adozione    Commenti disabilitati su L’ Adozione

L’ Adozione

Raramente sentiamo parlare della dolorosa attesa di un figlio che non arriva. Nell’immaginario didownload (13) molte coppie, ci sono dei figli, e c’è il sogno di procreare. La donna spera di mese in mese, i parenti chiedono, sollecitano, fanno confronti e, alla propria angoscia, si aggiunge il timore del giudizio degli altri e la difficoltà a rispondere alle loro “premurose” sollecitazioni.

images (13)Si comincia a sospettare un problema di infertilità che mette a disagio, ci si sente esclusi dalle conversazioni degli amichi, colleghi, dei parenti, quando tutti, proprio tutti, non sembrano avere altri argomenti che la gravidanza, i parti, i sonni persi, le pappe…i figli.

La donna vive una sofferenza che tocca le più diverse sfere: individuale, di genere, del progetto materno, dell’identità del ruolo sociale dell’incapacità a soddisfare il partner, quello di vittima oltre al timore di essere abbandonata, di non poter amare, di non saper donare…download (15)

Iniziano le indagini mediche e aumentano anche i disagi fisici.

images (11)L’uomo si sente ferito nella sua virilità sopratutto se l’infertilità dipende da lui perché, purtroppo, ancora oggi, c’è confusione tra infertilità e impotenza. Ne consegue la vergogna di “non essere veramente un uomo” e di “non saperci fare”. Di solito l’uomo, sia che l’infertilità dipenda da lui, sia che dipenda dalla sua compagna, si chiude in se stesso, preferisce non parlarne, lasciando la donna ancor più sola di fronte alle sue angosce e paure.

L’infertilità sia fisica che psicologica, definitiva o provvisoria è un evento doloroso sottovalutato e può essere vissuto come un’ingiustizia da combattere in ogni modo. La difficoltà a concepire un figlio può generare un sentimento di ingiustizia e di inferiorità che apre una ferita profonda nell’immagine che ognuno dei partner ha di se stesso, dell’amore di coppia e del suo viversi come uomo o come donna.

Così alla sofferenza di non riuscire ad avere dei figli, si aggiungono tristezza, solitudine e incomprensioni, anche all’interno della coppia. L’invidia e la gelosia nei confronti delle altre coppie sono la naturale appendice della sensazione di colpevolezza e dei continui confronti: “ loro sì e noi no?”

Sono sentimenti naturali che rischiano di aumentare se non c’è la possibilità di esprimerli in un luogo atto a trovare vera e profonda comprensione, dove essere aiutati, possibilmente in coppia, ad “elaborare il lutto” dell’assenza del figlio, ma, prima di tutto, a trovare accoglienza per le proprie ferite.

Spesso, è in questi casi che la coppia devia verso l’adozione, come se si trattasse dell’ultima spiaggia.

Adottare un figlio deve essere una scelta matura, un atto d’amore responsabile e condiviso.download (12) L’adozione non è la ruota di scorta, non è lo strumento per celebrare il diritto ad avere un figlio o per riscattarsi socialmente, è qualcosa di innegabilmente diverso.

Un bambino non ha il dovere di soddisfare e colmare i bisogni degli adulti ma ha il diritto ad avere una famiglia, ha il diritto di essere amato ed accettato nella sua diversità, somatica, biologica e culturale.

Chiunque opti per questa scelta, deve avere una preparazione adeguata e una forte sensibilità e maturità per accogliere e rispettare un bambino non solo con eventuali caratteristiche somatiche diverse, ma portatore di un vissuto, una cultura differente, che va rispettata. Se il bambino non si sente accettato, se avverte un distacco, se si sente “un diverso” non riuscirà mai a instaurare una relazione positiva e non si svilupperà in modo armonico ed equilibrato.images (6)

Per tale motivo è fondamentale che ci sia un corretto approccio al percorso adottivo che consenta la crescita della coppia, ed è necessario, fare i conti con le possibili problematiche che l’adozione potrebbe portare nella famiglia. Prima di “mettersi in gioco”, è necessario aver sviluppato una cultura dell’adozione. Adottare significa aprire le porte della propria famiglia, della propria casa, creare uno spazio non solo fisico, ma soprattutto mentale per l’accoglienza di un bambino/a, messo al mondo da altri, con una sua storia, un suo carattere, i suoi problemi.

È fondamentale che la coppia acquisisca, durante il percorso, la consapevolezza delle esigenze e dei bisogni di un bambino istituzionalizzato, del suo vissuto, della sua storia e delle problematiche che incontrerà nella costruzione del rapporto, liberandosi dell’idea del “bambino immaginato.images (1)

Se ciò non avviene l’incontro rischierà di essere deludente perché non conforme a quelle che sono le aspettative e, in contrasto, con le reali esigenze del figlio/a.

Ogni coppia che desideri rivolgersi al Tribunale, prima di presentare domanda, dovrebbe avere già affrontato e assimilato tutti questi argomenti.

images (7)Caratteristica dell’idoneità genitoriale, è la capacità di saper accogliere come ricchezza, e non come limite, la diversità del minore in stato di abbandono

I bambini adottivi sono portatori di situazioni complicate, che si tratti di maltrattamento, o abuso o incurie fisiche o psicologiche,  sono bambini ingannati dalla vita, gli adulti, che avrebbero dovuto soddisfare i loro bisogni, gli hanno imposto un messaggio forte di non riconoscimento, con tutto ciò che ne consegue. Anche i genitori hanno alle spalle vissuti dolorosi, l’infertilità, come abbiamo visto, è un evento doloroso, un primo passo potrebbe essere, per esempio, l’incontro di questi due dispiaceri, in modo che passi il messaggio che anche loro hanno sofferto per non essere stati capaci di concepire ma che hanno trovato in lei/lui proprio quello che aspettavano.

L’Adozione con il supporto e la preparazione giusta può trasformarsi in una esperienza meravigliosa ricca di significati, ma, prima di “mettervi in viaggio”, in/formatevi presso le ASL, le Associazioni di famiglie adottive, i Centri Adozioni.

 

Se si desiderano maggiori informazioni, suggerire argomenti da trattare,

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callDr.ssa Carla Piras

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