Giu 10, 2015 - generale    Commenti disabilitati su Giù la maschera!

Giù la maschera!

imagesoooSpesso capita che sperimentiamo la difficoltà ad accettare che gli effetti, di scelte fatte, non corrispondano alle nostre aspettative. Quante volte ci siamo sentiti lontani da noi stessi, quasi in un’altra vita, eppure imprigionati alla “quotidianità. Spesso, il tentativo di costruirci un identità coerente si rivela fallimentare. Goffman, sostiene che la vita sia come un teatro e che ogni essere umano sia un attore ed interpreti tanti ruoli.

images (2)Anche Pirandello usa la metafora del teatro e parla di maschere. Nel Fu Mattia Pascal, Mattia, si trova ingabbiato in un’identità imposta (moglie, società,… se stesso!) e fugge per liberarsi di una maschera, ma nella società, non si può vivere senza maschere e presto è tempo di crearne un’altra.

 Sembrerebbe una storia, improbabile, ma cosa faremmo noi se avessimo la possibilità di ricrearci una vita?

Mattia Pascal, si sente decentrato, si considera meno dello “sterco del diavolo”, poca cosa nell’universo; è l’archetipo dell’uomo moderno, nato dal crollo di antiche certezze, una persona ingannata. Copernico diventa metafora del cambiamento, in contrapposizione all’ingannevole verità delle apparenze.

Quando a Mattia si presenta l’occasione di cambiare, egli approfitta e finge la sua morte; prova ad essere diverso, prende il nome di Adriano Meis, s’impegna a costruire un nuovo io, si butta verso la libertà, ma tale slancio si dissolve nelle intenzioni, non sa come costruire un Se diverso. Il suo grande dramma consiste nel fatto che, tentando d’essere libero, si sente sempre più condizionato da insormontabili circostanze. La debolezza di carattere gli impedisce di essere un vero uomo capace di prendersi le sue responsabilità. Mattia ed Adriano si fondono di nuovo nella mess’in scena del suicidio, non all’altezza di prendersi le proprie responsabilità…di nuovo. Mattia, incapace di trovare un suo posto, racconta la sua storia in attesa della sua terza e definitiva morte, come se, solo questa, potesse togliergli l’ultima maschera.

Ma allora qual è la soluzione? Rassegnarsi a essere ipocrite maschere dietro falsi sorrisi? Possiamo indossare tante maschere, ma riveleremo mai noi stessi? Conosci te stesso,  diceva Socrate, 470/399, a.c.images (4)

Mattia fugge dalla sua vita, ma non può scappare da se stesso e così vive due mezze vite, senza viverne nessuna.

La fuga non è mai una soluzione, i problemi ci attenderanno e prima o poi vorremo tornare e potremmo scoprire che il mondo è andato avanti senza di noi…e che qualcuno ha preso il nostro posto.

Il fatto è che, qualunque escamotage si utilizzi, non si può fuggire da se stessi. Non importa quante maschere si è disposti a indossare, non ci si potrà mai nascondere dal proprio Io. Si potranno ingannare gli altri, ma la propria sofferenza non se ne andrà. E fintanto che ci si “nasconderà” non si sarà mai in pace con se stessi.

Questo accade perché la nostra mente è costantemente impegnata a far combaciare ogni pensiero, emozione, azione ed esperienza fatta e non sopporta docilmente che una di queste variabili non vada nella stessa direzione delle altre. Le persone hanno la necessità di mantenere la coerenza fra le opinioni e le credenze che possiedono sull’ambiente, su sestessi, sul proprio comportamento. La nostra mente deve sentirsi sempre in equilibrio, images (3)

la percezione di una dissonanza, disequilibrio, ci pone in una condizione di disagio e sofferenza.

La Dissonanza Cognitiva (Festinger, 1957), uno dei concetti, secondo me, più affascinanti della Psicologia Sociale, non è altro che la tensione che deriva dall’affrontare uno stato di conflitto tra due pensieri, emozioni, azioni, o combinazioni di questi, che vanno in direzioni opposte.

mulan__s_reflection_by_aerobesk-d5ea1emPiù i sentimenti, i pensieri e le azioni coinvolte si allontanano dal nostro sistema di credenze, cioè dalla idea che abbiamo di noi stessi, maggiore sarà il disagio. In questa situazione allora sarà facilmente prevedibile che se una persona viene indotta o attua un comportamento non corrispondente ad un proprio atteggiamento, credenza, opinione, sperimenterà uno stato di dissonanza. Si entra, allora, in uno stato di inquietudine, tra ciò che si è fatto e la realtà e si procede all’elaborazione di vari aggiustamenti, al fine di ridurla.

La mente inizia a scontrarsi tra l’accettare di aver commesso un errore, cosa che metterebbe in una posizione di inferiorità e il non voler accettare di aver compiuto una scelta sbagliata, di aver fallito. Le soluzioni che potrebbe trovare saranno diverse a seconda dei casi: attribuzione di causa a fattori esterni, oppure svalutazione della azione, razionalizzazioni, deformazioni della realtà.

In realtà quello che si sta rifiutando di accettare è di aver sbagliato e di affrontare il senso di fallimento che ne deriverebbe.

images (5)Alcuni esempi: gioco d’azzardo, fumo, bere, sostanze stupefacenti, sostanze dopanti, rubare, evadere, restare con un partner violento, tradire, spacciare…

Di solito le persone si rendono conto di quando il proprio agire entra in conflitto con le proprie idee o opinioni, pensiamo al senso di colpa, e sperimentano uno stato di allarme cambiando le proprie opinioni, aprendosi a “nuovi modi di percepire la propria condotta”: “d’altronde molti lo fanno” o “lo hanno fatto” e “non è poi così dannoso”, di aggiustamenti di questo tipo ce ne sono un’infinità…

Tuttavia, le conseguenze in certi casi, com’è facilmente intuibile, seppur mirino a ridurre la dissonanza, possono essere dannose per l’individuo che rimane facilmente esposto a rischi e situazioni altamente pericolose. Riconoscere le conseguenze della riduzione della dissonanza cognitiva, può essere utile ad evitare esiti ben più dolorosi.images (1)

Ciò che conta, però, è che la modificazione delle cognizioni, che appare una sorta di “autoinganno”, non è di per sé un processo giusto o sbagliato, ma che tali modificazioni siano effettivamente funzionali al benessere dell’individuo. Quando questo non accade, allora è meglio cambiare strategia.

Giù la maschera!ultima modifica: 2015-06-10T01:23:57+02:00da carla-p
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