Mag 15, 2015 - apprendimento    Commenti disabilitati su Sostegno durante l’apprendimento?

Sostegno durante l’apprendimento?

In ogni tipo di apprendimento scolastico, sociale, familiare sportivo ecc il bambino, la persona, ha bisogno di sentirsi incoraggiato. Da Vygotsky, o meglio da quando ne sono state tradotte le opere, la concezione di un’intelligenza legata unicamente ai geni, è stata superata per una posizione che ritiene l’intelligenza più flessibile e dinamica e, perciò, influenzabile dall’apprendimento. Nel complesso processo d’educazione l’adulto, gioca un ruolo fondamentale. La relazione tra apprendimento ed insegnamento, è essenziale, ma non logica e diretta, in quanto, l’acquisizione di ciò che viene trasmesso, dipende da molteplici variabili non direttamente controllate e controllabili dall’adulto.

Vi sono due modi di intendere l’azione dell’educare/insegnare:

-il primo, che può essere sintetizzato nel concetto di trasmissione: si basa sul presupposto che l’individuo, sia in grado di memorizzare ciò che gli viene trasmesso, al ppppari di un contenitore, immagazzinando ciò che gli viene trasmesso, per il fatto stesso che gli è stato trasmesso;

 

-il secondo, in quello di costruzione, meglio co-costruzione: è un processo complesso, in cui allievo e adulto sono entrambi coinvolti in un rapporto dinamico, attivo che mette in campo, non solo aspetti contenutistici, ma anche relazionali ed affettivi.download (8)

La conoscenza perciò, non intesa come semplice memorizzazione, è una costruzione, mai neutra, ma carica di significati diversi.

Il processo di apprendimento, si realizza nella relazione con gli altri, attraverso il continuo “dialogo” che l’individuo stabilisce ; gli stimoli emessi dall’ambiente vengono trasformati da “intermediari”, solitamente genitori, fratelli, insegnanti, zii, nonni ecc che, guidati dalle proprie intenzioni, dalla cultura e dall’investimento emotivo, selezionano ed organizzano il mondo degli stimoli per il bambino, che a sua volta, sceglie i più appropriati, inquadrandoli, filtrandoli e organizzandoli.

Ma per essere autentico, l’adulto deve, esso stesso, appropriarsi del valore etico ed estetico dell’educare, e cogliere fino in fondo il senso ed il significato del proprio compito.

EDUCARE:il significato etimologico della parola educare viene dal latino e-ducere, che significa “condurre fuori”, quindi, liberare, far venire alla luce, far emergere. Per educazione, s’intende, dunque, il processo attraverso il quale la conoscenza, “emerge”…

per educare o trasmettere nozioni bisogna prima di tutto comunicare. Stabilito un canale di comunicazione, si attiva il canale attraverso cui passa l’interazione personale: diventa così più facile costruire valori, contenuti, abilità, regole e rappresentazioni.

Alcuni un esempi:

-due fratelli giocano. Nella tranquillità del gioco un rumoraccio improvviso,download (2)

il genitore entra e con fare minaccioso si rivolge al “più grande”: “che cosa hai fatto?”.

-vero che vuoi bene alla tua mamma? Vuoi più bene alla mamma o al Papà? (Questa frase viene spesso “girata” a nonni, zii ecc)

– dove credi di andare? Devi andare a fare danni?

-spostati mi dai fastidio…

-perché non è/sei come… download (5)(anche questa è declinata  a seconda dell’occorrenza)

non fare il bambino!!!

-non si gioca così, guarda si gioca…

-mia figlia/o, (con la figlia davanti), un disastro…la notte non dorme, è monellina, l’altro giorno pensa con le mani sporche ha macchiato il divano…cammina scalza…non si vuole lavare i denti…

Oppure ancora, ragazzi le cui capacità vengono sottovalutate perché ritenuti troppo piccoli o troppo fragili, bambini viziati o persino un po’ idolatrati dai genitori ma mai amati per quello che sono veramente, ma solo per quello che possono o potrebbero rappresentare agli occhi dei genitori, costretti a delle scelte, scuola, sport attività, alimentazione ecc, non in base alle loro disposizioni; valorizzati/giudicati, solo nella misura in cui rispondono alle aspettative (spesso irrealistiche) dei loro genitori.

Sembra di essere nel telefilm CSIimages (27) alla ricerca di prove di colpevolezza,  allo stesso modo alcuni genitori, cosi come alcuni insegnanti, cercano, selezionano, USANO IL LUMINOL!!! Per disapprovare, ammonire, rimproverare, ridicolizzare.

Viene da chiedersi che cosa emergerà, che cosa nascerà da questa e-ducazioneimages (28)

Se provassimo, a fare il gioco contrario che cosa succederebbe?

Per esempio:

-se, piuttosto che chiedere che cosa hai fatto, chiedessimo che cosa è successo e poi stessimo ad ascoltare…

-se, piuttosto che chiedere a chi vuoi più bene, dicessimo ti voglio beneimages (29)

-se, …dicessimo vai e divertiti

se, li lasciassimo giocare in pace…

-se, evitassimo paragoni…

Se li amassimo per quello che sono, con i loro pregi e difetti, se li accettassimo così, perfettamente imperfetti, se li ascoltassimo…c’è da esser grati che la relazione tra apprendimento ed insegnamento non sia logica e diretta.

Se si desiderano maggiori informazioni o avere una consulenza mirata

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